Molti orologi sportivi e cronografi presentano una scala incisa con numeri apparentemente misteriosi, distribuiti lungo la lunetta o attorno al quadrante. Quella scala è un tachimetro, e ha una funzione tanto affascinante quanto poco compresa. Il tachimetro su un orologio nasce come strumento per calcolare la velocità, ma oggi è diventato anche un simbolo estetico, legato al mondo del motorsport e al design dei cronografi più iconici. Scopriamo esattamente cos’è un orologio con tachimetro, come si utilizza e perché ancora oggi affascina collezionisti e appassionati.
Tabella dei Contenuti
Cos’è il tachimetro su un orologio
Il tachimetro è una delle caratteristiche più riconoscibili negli orologi cronografici, ma spesso viene confuso o sottovalutato, soprattutto da chi si avvicina per la prima volta al mondo dell’orologeria sportiva. Presente da decenni nei modelli più iconici, questa scala numerica non è solo un dettaglio grafico: ha una precisa funzione tecnica che, se compresa, permette di apprezzare ancora di più il valore e l’ingegneria di certi orologi. Per capire davvero cos’è un orologio con tachimetro, bisogna partire dalla sua definizione, dalla sua posizione fisica sul quadrante o sulla lunetta, e soprattutto dal contesto storico in cui è nato. Solo così si può cogliere il motivo per cui continua a essere inserito nei modelli di alta gamma, anche quando la sua utilità pratica è diventata marginale.
Definizione tecnica di tachimetro
Il tachimetro è una scala numerica graduata incisa sulla lunetta, sul rehaut o direttamente sul quadrante di un orologio cronografico. La sua funzione è quella di convertire il tempo impiegato per percorrere una determinata distanza in una misura di velocità. Non si tratta di un meccanismo autonomo, ma di una scala fissa che lavora in combinazione con la funzione cronografo, cioè con la possibilità di misurare intervalli di tempo tramite le apposite lancette. Il tachimetro consente di leggere direttamente la velocità media, purché si conosca la distanza percorsa e la si mantenga costante. È progettato per funzionare con unità di misura standard, come un chilometro o un miglio, e può fornire valori di riferimento immediati, rendendolo uno strumento intuitivo e ingegnoso. Pur essendo un elemento visivo, ha alle spalle un preciso ragionamento matematico che lo rende, ancora oggi, un simbolo di precisione e funzionalità nell’orologeria sportiva.
Approfondimento: Cos’è il Rehaut negli Orologi
Il rehaut orologio è l’anello inclinato o verticale che si trova tra il bordo del quadrante e il vetro dell’orologio. È una componente spesso trascurata, ma ha un ruolo ben preciso sia dal punto di vista funzionale sia estetico. In molti cronografi, viene utilizzato per ospitare la scala tachimetrica o la minuteria. In altri modelli, come nei Rolex professionali, viene inciso con il nome del brand e il numero di serie, diventando anche un elemento di sicurezza contro le contraffazioni.
Per capire esattamente dov’è posizionato, osserva ad esempio il Rolex Explorer II nell'immagine d'esempio: si nota una fascia metallica inclinata tra il quadrante e il vetro, dove è inciso più volte “ROLEX”. Quella fascia, leggermente rialzata e distinta dal quadrante, è proprio il rehaut. Si distingue per la sua profondità visiva e per la finitura lucida o satinata che ne facilita l’identificazione.
Oltre al valore funzionale, il rehaut contribuisce all’equilibrio estetico dell’orologio e alla leggibilità complessiva. In alcuni casi è inclinato verso l’interno per migliorare la visualizzazione degli indici o per integrare scale secondarie. È un dettaglio tecnico, ma anche simbolo di qualità costruttiva nei segnatempo di fascia alta.
Come nasce il tachimetro sugli orologi: origini storiche e contesto automobilistico
L’introduzione del tachimetro negli orologi risale agli anni Venti e Trenta del Novecento, un’epoca in cui la misurazione della velocità divenne cruciale per il mondo delle competizioni automobilistiche e dell’aviazione. In un contesto in cui la tecnologia di bordo era ancora rudimentale, avere uno strumento al polso capace di stimare la velocità media rappresentava un vantaggio significativo. Il tachimetro veniva utilizzato da piloti, meccanici e cronometristi per ottenere dati rapidi e affidabili durante gare, prove su pista o missioni aeree.
La funzione tachimetrica era inizialmente pensata per applicazioni pratiche e professionali, ed è proprio per questo che comparve su cronografi tecnici progettati per ambienti ad alta prestazione. Brand come Rolex, Omega e TAG Heuerfurono pionieri nell’inserire questa scala nei loro modelli sportivi: basti pensare al legame del Rolex Daytona con il mondo delle corse, o all’Omega Speedmaster, poi divenuto celebre anche nello spazio. Nel corso dei decenni, il tachimetro è passato da strumento funzionale a elemento distintivo di stile, mantenendo intatto il suo fascino legato alla velocità e alla precisione.
Come funziona il tachimetro su un orologio
Il funzionamento del tachimetro si basa su un principio matematico molto semplice: velocità = distanza / tempo. In pratica, la scala tachimetrica è progettata per calcolare la velocità media su una distanza fissa, solitamente 1 chilometro o 1 miglio. Una volta avviato il cronografo, basta fermarlo nel momento in cui la distanza è stata percorsa: la lancetta dei secondi indicherà sulla scala tachimetrica la velocità corrispondente. Per esempio, se un veicolo percorre 1 chilometro in 30 secondi, la lancetta punterà su 120, indicando una velocità di 120 km/h. Se lo stesso tragitto viene coperto in 45 secondi, il valore indicato sarà intorno a 80 km/h. Questo tipo di lettura funziona solo con tempi inferiori ai 60 secondi, poiché la scala non può estendersi oltre. Inoltre, l’efficacia del tachimetro è legata all’uso su distanze precise e costanti. È per questo che oggi viene considerato più un dettaglio estetico che uno strumento realmente utile, ma resta comunque un segno distintivo dal forte richiamo sportivo e tecnico.
I migliori orologi con tachimetro
Quando si parla di orologi con tachimetro, è impossibile non pensare ai grandi classici dell’orologeria sportiva. La scala tachimetrica, oltre a essere una funzione tecnica legata al mondo delle corse e della velocità, è diventata nel tempo un segno distintivo per molti cronografi iconici. Alcuni modelli hanno fatto la storia proprio grazie a questa caratteristica, unendo prestazioni e stile in modo inconfondibile. Che si tratti di un dettaglio inciso sulla lunetta o stampato sul rehaut, il tachimetro rappresenta un legame diretto con l’universo del motorsport, dell’aeronautica e dell’alta precisione.
Di seguito, una selezione dei modelli più celebri e rappresentativi: orologi che non solo integrano la scala tachimetrica nel loro design, ma l’hanno elevata a simbolo di eccellenza tecnica e tradizione. Ogni esemplare racconta una storia diversa, ma tutti condividono un DNA sportivo, elegante e profondamente legato alla misurazione del tempo in movimento.
| Rolex Daytona | Iconico e desiderato, il Rolex Daytona è probabilmente l’orologio tachimetro più famoso al mondo. La scala è incisa sulla lunetta Cerachrom e rappresenta un tributo all’heritage automobilistico del modello. Il Daytona è nato per i circuiti ed è ancora oggi sinonimo di precisione e velocità. |
|---|---|
| Omega Speedmaster | Conosciuto anche come il Moonwatch, l’Omega Speedmaster presenta una scala tachimetrica ben leggibile, pensata in origine per misurazioni di tipo tecnico e industriale. Pur essendo diventato celebre per le missioni spaziali, mantiene la sua anima sportiva e cronografica. |
| TAG Heuer Carrera | Progettato in onore della leggendaria corsa Carrera Panamericana, questo orologio unisce design elegante e spirito racing. Il tachimetro è parte integrante del look e richiama l’estetica delle auto da corsa degli anni Sessanta. |
| Zenith El Primero Chronomaster | Dotato di un movimento ad alta frequenza, l’El Primero è famoso per la sua precisione. La scala tachimetrica incornicia un quadrante spesso scheletrato, offrendo un mix perfetto tra tecnica ed eleganza sportiva. |
Il tachimetro oggi: estetica, storia e collezionismo
Il tachimetro, pur avendo perso nel tempo la sua funzione pratica originaria, continua a rappresentare un elemento di forte riconoscibilità nel design degli orologi sportivi. È una presenza distintiva, visivamente potente, che conferisce personalità e autenticità al quadrante di un cronografo. Anche chi non lo utilizza attivamente, lo apprezza per il suo valore simbolico e per il legame con l’estetica del motorsport. La semplice presenza di una scala tachimetrica rimanda immediatamente a un immaginario fatto di piste, gare, velocità e adrenalina: un chiaro riferimento culturale a un’epoca in cui l’orologio da polso non era solo un accessorio di stile, ma uno strumento essenziale per misurare le prestazioni. È proprio questa componente evocativa che lo rende ancora oggi ricercato da appassionati e collezionisti. Il tachimetro viene visto come un segno di appartenenza a una certa cultura orologiera, un dettaglio che racconta una storia, anche al polso di chi oggi non corre su un circuito, ma continua ad apprezzarne il fascino tecnico ed estetico.
Il fascino intramontabile del tachimetro
Il tachimetro, pur non essendo più essenziale nell’uso quotidiano, resta un elemento simbolico che arricchisce l’identità di molti orologi iconici. Da funzione strumentale a dettaglio collezionistico, continua ad affascinare per il suo legame con la velocità, la tecnica e la storia. Se ami i cronografi con personalità o desideri scoprire modelli con tachimetro originali e certificati, esplora la nostra selezione su PlusWatch. Troverai orologi con storia, design e precisione, pronti per il tuo polso.
Domande frequenti sul tachimetro negli orologi
Cos’è un tachimetro su un orologio?
È una scala graduata presente sulla lunetta, sul rehaut o sul quadrante di un orologio cronografico. Serve a calcolare la velocità media su una distanza nota, solitamente 1 chilometro o 1 miglio.
Come si usa la scala tachimetrica?
Si attiva il cronografo all’inizio della distanza e lo si ferma alla fine. La lancetta dei secondi indicherà direttamente la velocità sulla scala tachimetrica, a patto che la distanza sia standard e il tempo sia inferiore a 60 secondi.
A cosa serve oggi il tachimetro negli orologi?
Oggi è considerato un elemento estetico e simbolico più che uno strumento funzionale. Rappresenta un richiamo all’automobilismo e alla storia dell’orologeria sportiva.
Dove si trova il tachimetro su un orologio?
Può essere inciso sulla lunetta esterna, stampato sul rehaut interno o posizionato direttamente sul bordo del quadrante, a seconda del design del modello.
Quali sono i migliori orologi con tachimetro?
Alcuni dei modelli più iconici sono il Rolex Daytona, l’Omega Speedmaster, il TAG Heuer Carrera e lo Zenith El Primero Chronomaster, tutti noti per integrare la scala tachimetrica nel loro design.


